STEYR 180

Il primo modello prodotto dalla ditta austriaca “Steyr-Daimler-Puch” fu il tipo “180, che nacque sia in versione stradale sia in agricola. Inizialmente questo trattore era stato progettato per il trasporto stradale di legname e materie prime in generale, era dotato infatti di una velocità massima molto elevata per un trattore del tempo, intorno ai 40 Km/h. Le due versioni (stradale e agricola) si differenziavano principalmente per i pneumatici, rispettivamente gli uni lisci e gli altri scolpiti. Questo trattore cominciò ad essere prodotto nelle fabbriche Steyr a partire dal 1947 e montava un motore bicilindrico che, con una cilindrata di 2661 cm3 ed una velocità angolare di 1500 g/min raggiungeva una potenza massima di 26 CV. A partire dal 1950 però il motore di questo modello venne leggermente modificato, aumentando il numero di giri da 1500 a 1600 g/min, acquistando così una potenza di quattro cavalli in più, cioè pari a 30 CV. Questo trattore, di colore verde, presenta una carrozzeria molto particolare, la quale copre interamente il motore, sia dalla parte destra che da quella sinistra. Per potergli accedere esiste un coperchio superiore che, sganciato anteriormente, si alza.  Il trattore fu commercializzato con questo tipo di motore fino all’anno 1953, vendendone una cifra considerevole di 25.302 esemplari nell’arco di sei anni.

A partire dal 1950, i trattori Steyr 180 che venivano esportati in Italia, giungevano a noi senza cofanatura, senza impianto elettrico, senza pneumatici e talvolta senza filtro dell'aria. I suddetti trattori venivano "completati da noi", montando talvolta impianti elettrici di marchio italiano (Magneti Marelli) ed un cofano di fabbricazione italiana: un normalissimo cofano aperto ai lati, che sostituiva l'originale, il quale ricopriva interamente il motore ai lati.

Dal 1953 poi cominciò ad uscir di produzione un particolare modello di Steyr 180, denominato tipo “180a. Questo trattore monta un motore identico al 180 da 30 CV, ma è sostanzialmente diverso per forma e carenatura. Per prima cosa è più alto e grosso, ed è molto più simile ad un vero e proprio trattore agricolo, a differenza del modello precedente che, se in versione stradale, poteva quasi essere scambiato per un semplice veicolo per autotrazione più che per un trattore. Del modello “180a” ne furono venduti 14.420 esemplari nell’arco di sei anni, ovvero dal 1953 al 1959, ed una cifra considerevole venne importata in Italia.

Una variante del modello “180a” cominciò ad essere prodotta nel 1959 e si trattava del tipo “N180a. Questo modello è pressoché uguale al precedente, tranne per il fatto che fu realizzato per permettere una migliore visibilità al conducente e quindi presenta, a parità di altezza da terra del conducente, un motore visibilmente più “basso” che garantisce quindi una miglior visibilità. Il motore è disposto in modo leggermente diverso, i filtri del carburante si trovano sulla fiancata destra e la batteria per accensione è collocata sulla pedana destra dell’abitacolo. Sono presenti inoltre due barre rinforzanti che sostengono superiormente il radiatore e fissano saldamente il serbatoio del carburante al blocco motore. Questo esemplare, prodotto per quattro anni dal 1959 al 1963, ha raggiunto un numero massimo di 3.715 pezzi.

 

FOTOGRAFIE

 

180                      180 (esportazione Italia)                      180a                          N180a

 

 

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